Nell’articolo precedente abbiamo indicato i 23 diversi significati dei termini armare e armatura e rileggendolo appare subito chiara la ripetizione di alcuni concetti, seppur con sfumature e applicazioni leggermente diverse.
Riprendiamo qui l’elenco per comodità:
- predisporre per una qualsiasi manovra (armare le vele)
- fornire di armi: provvedere qualcuno delle armi necessarie alla difese
- prendere con sé, provvedersi di qualcosa di necessario a un’impresa
- “armiamoci e partite” (L. Stecchetti 1895 in merito alla guerra d’Africa in generale usato per indicare persone che progettano azioni impegnative e rischiose lasciando ad altri il peso e la responsabilità di eseguirle)
- dare l’investitura di cavaliere con cerimonia solenne
- predisporre al fuoco (di un’arma)
- provvedere di quanto necessario per poter navigare ed esercitare la propria missione
- predisporre il sostegno di una struttura durante la sua esecuzione
- disporre un’armatura d’acciaio interna per dare solidità e sostegno
- rivestire di assi solidi, completamente o parzialmente, puntellando per mettere in sicurezza uno scavo orizzontale o verticale
- sistemare una struttura di sostegno per tendere un’immagine
- costruire sovrastrutture per poter controllare lo scartamento e poter livellare ove necessario
- difendere con un insieme di opportuni strumenti il corpo del cavaliere
- disporre una struttura provvisoria che fornisca sostegno e sagoma nella costruzione di un’opera
- ulteriore protezione intorno a cavi elettrici oltre all’isolamento
- ciascuno dei due conduttori elettrici di un condensatore
- ancora di un magnete
- struttura che sostiene e rinforza la parte interna delle forme, anima, per impedire che subiscano deformazioni durante le manipolazioni
- struttura di sostegno per materiali non sufficientemente rigidi
- modo secondo il quale i fili dell’ordito si intrecciano con la trama originando il tessuto (tre tipi fondamentali di armatura…tela, saia, raso dalle quali discendono le armature derivate e variamente combinate)
- cucire panni speciali all’interno di alcune parti dei vestiti per rinforzo
- predisporre serie di sostegni i diverso tipo per guidare, dare sostegno o dare appoggio alla ramificazione
- dare opportuna indicazione al principio o nel corso di un pezzo quando occorra un durevole mutamento di tono
Per proseguire nella presentazione di questa mia idea filosofica di armatura e a(r)mare filosoficamente propongo una prima categorizzazione (divisione in categorie concettuali) in … macro aree di significanza:
- sostegno interno duraturo
- sostegno esterno provvisorio
- difesa/ attacco
- guida/modalità esistenziale
- predisporre provvedere al necessario
- rendere più evidente (mettendo in tensione)
- dare riconoscimento solenne
- immagine ironica di affiancamento alla progettazione senza diretta assunzione di responsabilità e rischio.
Applicando la competenza filosofica della categorizzazione siamo già passati da 23 a 8 concetti da esplorare, il vantaggio nel dividere in categorie è quello di rendere più agevole la trattazione senza però semplificare o banalizzare gli argomenti, infatti ogni categoria non appiattisce ma conserva la complessità di significati, pronta sempre a restituirli nel passaggio al particolare.
Infatti, premessa doverosa, il movimento del pensiero filosofico agito ha un andamento che parte dai particolari per poi portare, in astrazioni, concettualizzazioni e categorizzazioni, al generale (la filosofia infatti indaga e ricerca le strutture universali, e infine ritornare al particolare specifico oggetto di indagine, dialogo o incontro.
Iniziamo ora a vedere categoria per categoria cosa e come si possano intendere associate e declinate come pratica filosofica.
Partiamo dunque dal primo concetto:
- sostegno interno duraturo
In che modo la filosofia può costituire e costruire un sostegno interno duraturo? In quali ambiti della vita? Cosa si intende con sostegno? e duraturo? Interno?
La filosofia può sia costituire che costruire un sostegno interno duraturo:
intesa come atteggiamento filosofico può , allenando le competenze filosofiche, applicandole all’esistenza, interrogando, riflettendo domandando e dialogando, diventare habitus, abito interno, che porta la nostra postura nel mondo a diventare poderosa in virtù della cifra propria dell’atteggiamento filosofico che è al contempo ricerca (non accontentarsi ma chiedere sempre ragioni di tutto) e consapevolezza (un esserci ragionato e scelto, sebbene non rigido ma vagliato costantemente) ;
intesa come strumento professionale del consulente filosofico invece aiuta a costruire il sostegno interno duraturo nei progetti o negli aspetti particolari che il consultante porta a problema durante l’incontro. La filosofia in questo senso accompagna dialogicamente nell’esplorazione dei fondamenti, dei sensi, dei valori, delle problematicità, delle ombre specifiche del progetto professionale o aspetto esistenziale portato in consulenza e da questa chiarificazione, attraverso passaggi e pratiche, costruisce fianco a fianco una struttura interna, professionale o esistenziale, solida e duratura sia nel senso che sappia resistere sia nel senso che si sappia eventualmente modificare. E questa durevolezza nel senso di capacità al cambiamento è caratteristica propria dell’esperienza in consulenza filosofica dove infatti non si lavora solo, ma si impara anche come farlo in modo da poter applicare anche fuori dagli incontri quegli strumenti e pratiche vissute insieme al filosofo/a. Dall’incontro con il consulente filosofico si esce un pochino filosofi/e!